associazione di consulenza filosofica
( Pianificazione e Lancio di un Portale Web )
chi avremmo dovuto essere
“MISSION”
Diventare punto di riferimento riguardo la Consulenza Filosofica, sia online che offline, puntando sulla valorizzazione della plurivocità caratteristica del fare associativo.
“CLAIM”
Sei un filosofo e non lo sai !
(La filosofia è la risposta dell’uomo al suo bisogno di trovare un senso nel mondo. Ognuno di noi, nel suo piccolo, quotidianamente fa filosofia, anche se spesso non sa di farlo)
“VISION”
Fare filosofia fuori dalle Accademie. Rendere il filosofare alla portata di tutti. Mostrare quanto la filosofia sia un’attività viva, pratica e più comune di quanto si possa pensare.
“MISSION”
Diventare punto di riferimento riguardo la Consulenza Filosofica, sia online che offline, puntando sulla valorizzazione della plurivocità caratteristica del fare associativo.
“VISION”
Fare filosofia fuori dalle Accademie. Rendere il filosofare alla portata di tutti. Mostrare quanto la filosofia sia un’attività viva, pratica e più comune di quanto si possa pensare.
“CLAIM”
Sei un filosofo e non lo sai !
(La filosofia è la risposta dell’uomo al suo bisogno di trovare un senso nel mondo. Ognuno di noi, nel suo piccolo, quotidianamente fa filosofia, anche se spesso non sa di farlo)
cosa avremmo dovuto fare
Consulenze Individuali
Consulenze di Gruppo
Caffè Filosofici
Filosofia per le Aziende
Pratiche Filosofiche
Biblio-Consulenze
come avremmo dovuto farlo
Piattaforma WordPress Multisito
Blog personali per ciascun Associato
Social Network a supporto della Piattaforma
Credo nel progetto.
Per questo mi propongo di pianificare una strategia di web marketing ad hoc per promuoverlo.
Implemento un Multisito e creo l’interfaccia grafica delle pagine del sito-madre, occupandomi anche della scrittura di gran parte dei contenuti della Home. Tutto questo in poco più di una settimana.
Capisco però che la realizzazione del progetto sarebbe stata più complicata del previsto quando, dopo aver condiviso con gli altri ciò che avevo fatto, passiamo un’altra settimana a decidere quali sfumature di colore avremmo dovuto utilizzare per il sito.
come è andata a finire
versione breve
“Con chi si sente già arrivato, non si può andare da nessun’altra parte.”
versione lunga...
… in 3 aneddoti
La Professoressa di latino e il “lorem ipsum”.
Dopo aver scelto le sfumature dei colori del sito, le applico all’interfaccia e finalmente fissiamo una videochiamata di confronto per discutere delle nostre personali impressioni. Videochiamata che però, contro ogni mia aspettativa, si rivela una specie di lectio magistralis sulla lingua latina dai risolti tragicomici.
Una delle partecipanti al Progetto, una Professoressa di italiano e latino di uno dei licei più importanti di Roma, esordisce con un severo rimprovero a me diretto sull’insensatezza delle frasi in latino che avevo inserito nel sito (il “lorem ipsum”, per capirci). Provo a fermarla più volte per evitarle la figuraccia, senza però riuscirci: la Professoressa continua sulla sua linea, decisa ad impartirmi la sua lezione. La cosa dura più del dovuto (o meno, a seconda dei punti di vista) e finisce con io che le spiego cos’è il “lorem ipsum” e con la Professoressa che resta in silenzio per tutto il resto della videochiamata, con in volto un colorito che sfumava da #ff3385 a #77b300.
Chiudo questo aneddoto con due domande che ancora suonano nella mia testa: 1) quando la Prof ha visto che la sua traduzione del “lorem ipsum” non portava a nulla di sensato, perché non le è sorto qualche sospetto? 2) come può la Prof aver immaginato che un progetto web, pensato per rendere la filosofia un’attività pratica e alla portata di tutti, avrebbe potuto proporre i contenuti della sua Pagina principale in una lingua morta?
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Come si parla ai Radical Chic
Una delle tappe fondamentali per capire chi saremmo dovuti essere come Associazione sarebbe stata capire a chi ci saremmo rivolti per proporre le nostre attività. (“Costruisciti un’idea del destinatario a cui vuoi rivolgerti, non solo per capire meglio come comunicare con lui, ma anche per poter approfondire la conoscenza che hai di te stesso” avrebbe potuto dire Umberto Eco, il teorizzatore del Lettore Modello).
Fortunatamente oggigiorno il web ci mette a disposizione tutta una serie di strumenti analitici per ritrarre con abbastanza precisione il profilo dei nostri pubblici.
Data però l’importanza di questo step, propongo comunque ai futuri Associati di confrontarci sull’idea che rispettivamente ciascuno di noi si era fatto del nostro target potenziale.
Ciò che mi parve di capire dai vari confronti avuti con gli altri è che l’Associazione si sarebbe dovuta rivolgere ad un pubblico ben definito, di età compresa tra i 42 e i 55 anni, residente a Roma Nord con deroga per i quartieri residenziali dell’Eur (ma solo per chi abita attici dotati di terrazze panoramiche o villette bifamiliari con giardini accoglienti e ben curati); un pubblico le cui principali attività sociali di solito riguardano il sorseggiare tisane o centrifughe (a seconda della stagione) in salotto o, appunto, in terrazzo o in giardino (sempre a seconda della stagione) nel mentre confessa con orgoglio la propria fede politica di Sinistra e dichiara, con ancor più orgoglio, che proprio per questo vota PD, Calenda o (peggio ancora) Renzi. Un pubblico insomma che potremmo individuare nel popolo romano dei cosiddetti Radical Chic; quel popolo cioè i cui interessi per le Pratiche Filosofiche potrebbero così essere riassunti, provando a dare voce alle loro reali motivazioni: «il martedì partecipo ad un caffè filosofico sull’Eros in Platone così il giovedì posso velatamente vantarmene con il mio gruppo di cucina fusion con cuoco a domicilio».
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Ran Lahav come sponsor
Protagonista di questo terzo e ultimo aneddoto è sempre la nostra Prof di latino (vedete voi se dire purtroppo o per fortuna); colei che mai si sarebbe sognata di contribuire con qualcosa di concreto al lancio dell’Associazione; colei che invece, immagino incredula lei stessa, durante un’altra videochiamata credette di potervi contribuire, e in maniera decisiva, quando annunciò a tutti la notizia che avrebbe fatto svoltare il nostro Progetto: Ran Lahav, Guru mondiale della Consulenza Filosofica, l’aveva contatta su LinkedIn invitandola ad un gruppo privato sulla Deep Philosophy e lei vedeva in questo un’occasione per lanciare l’Associazione sotto l’influenza e la benedizione del Maestro.
Come forse avrete immaginato, le cose stavano un po’ diversamente: l’ideatore della Deep Philosophy non aveva fatto altro che invitarla a seguirlo sui suoi Canali Social, proponendole anche di partecipare agli incontri virtuali da lui organizzati, ovviamente sotto pagamento di una quota di iscrizione.