Che Cos’è

La nostra meta non è mai un luogo, ma piuttosto un nuovo modo di vedere le cose. (Henry Miller)

L’ASSUNTO su cui si basa **COGITO** è che ogni aspetto del mondo, sia esso attuale o progettuale, sia un qualcosa di complesso il cui senso non può essere ridotto ai soli significati che, per superficialità, abitudine o deformazione professionale, ad esso di solito attribuiamo.

Noi di **COGITO** pensiamo infatti che ogni aspetto del mondo di cui possiamo fare esperienza sia un qualcosa che potenzialmente racchiude in sé significati molteplici e molteplici prospettive di sviluppo. 

Tuttavia molto spesso il nostro modo di relazionarci al mondo è un modo disattento, frettoloso, limitato a schemi consuetudinari; un modo cioè che non sa cogliere la ricchezza di senso e di possibilità che si cela dietro ogni nostra esperienza, o che la sa cogliere solo in minima parte. 

**COGITO** è uno strumento ideato per far emergere tale ricchezza anche nell’aspetto apparentemente più banale che possiamo incontrare nel nostro quotidiano. 

Stimolandoci ad assumere punti di vista e modi di pensiero differenti dai nostri abituali, **COGITO** permette di dischiudere al nostro sguardo il potenziale di senso implicito in ogni aspetto del mondo, con benefici in termini di conoscenza, comprensione, capacità di intuizione, creatività. 

Nessuno di noi abita il mondo, ma esclusivamente la propria visione del mondo. (Umberto Galimberti)

Anche se spesso difficilmente ce ne accorgiamo, il senso che di solito attribuiamo alle nostre esperienze del mondo ha a che fare molto più con noi stessi che non con ciò che il mondo è “in sé”.

Se da un lato questo senso personale del mondo può risultare comodo e tranquillizzante, dall’altro esso può rappresentare per noi un vincolo estremamente limitante. Specie se non sappiamo riconoscerlo come tale.

La nostra personale visione del mondo può infatti rivelarsi il più grande ostacolo per la nostra crescita, sia essa una crescita personale, relazionale, professionale o creativa.

Imparare a riconoscere come limitato il nostro modo di dare senso al mondo è il primo passo che possiamo compiere verso l’acquisizione di un modo di vedere più articolato, profondo ed essenziale.

Per acquisire questo sguardo capace di riconoscere la complessità non c’è modo migliore che quello di aprirci a visioni del mondo differenti dalla nostra. Meglio poi se tali visioni sono più strutturate, riflettute e “fondate” di quelle su cui di solito basiamo il nostro personale senso del mondo.

Nell’ideare **COGITO** ci siamo fatti guidare proprio da questa esigenza di apertura.

Per questo, in **COGITO** proponiamo 4 differenti visioni del mondo riconducibili ad altrettante filosofie metafisiche.

I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo. (Ludwig Wittgenstein)

Per ‘Metafisica’ intendiamo quell’insieme di Principi e Assunti fondamentali, tra loro interconnessi, che hanno la funzione di sostenere, indirizzare e giustificare questa o quella visione del mondo.

Questi Principi e Assunti fondamentali si costituiscono in quella “trama linguistico-simbolica” entro la quale, di volta in volta, si determina un certo senso di mondo.

Qualsiasi sia questo senso – che lo si sappia oppure no, che lo si voglia oppure no – esso è sempre, inevitabilmente, un senso di natura metafisica. 

Insomma, è a partire da qual’è la Metafisica che sostiene, indirizza e giustifica una certa visione del mondo che quest’ultimo assume una certa forma, un certo senso, un certo valore.